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Una notizia molto interessante.

Con Decreto interministeriale 11 novembre 2020 è adottato il Piano Nazionale per l’eliminazione dell’utilizzo dell’Amalgama dentale, in adempimento del Regolamento (UE) 2017/852 sul mercurio che, all’articolo 10, comma 3, prevede che ogni Stato membro definisca un Piano nazionale concernente le misure che intende adottare al fine di eliminare gradualmente l’utilizzo dell’amalgama dentale.

Il Piano descrive le azioni necessarie a conseguire la progressiva dismissione dell’uso dell’amalgama dentale in ambito odontostomatologico, con il fine ultimo di pervenire ad una completa eliminazione di tale uso, tramite misure non coercitive, entro il 31 dicembre 2024.

È un tema caldo ormai, in odontoiatria.

Sono tantissime le bocche italiane che presentano otturazioni realizzate in amalgama, ben visibili, per il caratteristico colore grigio-argento, dovuto dalla corrosione dell’otturazione nel tempo e dalla penetrazione di stagno e mercurio nelle pareti più interne dei denti.

Fino ad oggi la questione dell’amalgama e dei suoi pericoli si è sempre parlato poco.

Le otturazioni in amalgama contengono un metallo tossico per l’organismo umano, il Mercurio.

L’intossicazione da mercurio può provocare una serie di danni molto gravi al sistema nervoso centrale e periferico, al cervello, al cuore, ai reni e al sistema immunitario.

Il mercurio è estremamente dannoso per la salute, ed anche per l’ambiente.

Basti pensare all’esempio dei termometri a mercurio, eliminati dal commercio.

L’amalgama delle vecchie otturazioni dentali contiene proprio il mercurio, quel mercurio tanto dannoso per la nostra salute.

Per questo è necessario rimuoverlo.

Grazie alle Tecnologie avanzate , oggi la rimozione dell’amalgama è possibile.

Sostituire le vecchie otturazioni in amalgama con nuove otturazioni in materiale più Biocompatibile è diventata una priorità per tutti coloro che si prendono cura della propria salute dentale e non solo.

Ma attenzione!

La rimozione dell’amalgama contenente mercurio dai nostri denti va fatta inTotale Sicurezza.

Sia per il paziente che per lo specialista, ovvero gli odontoiatri e il personale ausiliario che assistono al trattamento, a causa della penetrazione del metallo nell’organismo per assorbimento e per inalazione.

Alla Smiledoc abbiamo istituito Protocolli Specifici per la rimozione protetta dall’amalgama, che prevengono il rischio di reazioni avverse e garantiscono più sicurezza e durata nel tempo.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1404077/

 

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Amalgame dentali.Tutta un’altra verità

L’Amalgama dentale è una lega utilizzata dai dentisti per realizzare otturazione dopo aver rimosso le carie.

In passato sono stati sollevati dubbi sulla sicurezza del mercurio usato nell’amalgama dentale a proposito degli effetti tossici.

Come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo il comitato scientifico della Commissione Europea SCENIHR non ci sono indicazioni che il mercurio eventualmente rilasciato dall’amalgama dentale provochi problemi per la salute.

PERO’….

Il Regolamento europeo 2017/852 sconsiglia l’uso dell’amalgama su bambini di età inferiore ai 15 anni e sulle donne in gravidanza o che allattano al sen

Se l’amalgama dentale è sicura, allora perché il dentista deve proteggersi quando la maneggia?

I dentisti devono adottare misure di sicurezza, per evitare gli effetti tossici che derivano da un’esposizione prolungata ai vapori di mercurio, che vengono rilasciati dalla lavorazione delle amalgame.

Senza le adeguate protezioni è possibile che respirino questi vapori e con il passare del tempo possono provocare sintomi anche gravi.

Per questo motivo devono indossare delle protezioni durante il processo di rimozione.

Quali sono i principali sintomi dell’intossicazione da amalgama?

. Fatica cronica;

. cefalea o emicrania frequente;

. variazione di peso notevole ed inspiegabile;

. cambiamento dell’appetito;

. sete eccessiva;

. anemia;

. difficoltà costante nell’addormentarsi.

Amalgame dentali.Tutta un’altra verità

Il mercurio  è assorbito in piccole quantità dalle otturazioni in amalgama dentale.

L’esposizione può essere calcolata misurando il livello di mercurio nel sangue o nelle urine, dove l’assorbimento nella popolazione può essere considerato da uno a cinque microgrammi/24 ore.

Si afferma che la sindrome del metallo sia correlati alle otturazioni in amalgama.

Questa sindrome consiste principalmente in disturbi del sistema nervoso centrale,  dei muscoli, delle articolazioni e del tratto gastrointestinale.

Questo studio esamina le recenti pubblicazioni sui rischi per la salute associati all’uso del mercurio in odontoiatria con particolare attenzione al rilascio di vapori di mercurio dai restauri in amalgama d’argento.

Ci sono prove che indicano che il rilascio di vapori di mercurio dai restauri durante la masticazione, lo spazzolamento dei denti e altre attività orali, siano la causa specifica di questi sintomatologie.

L’unica soluzione per evitare questa continua intossicazione è la Rimozione Protetta

Vai:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8256302/

 

 

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Fino a poco tempo fa, il modo migliore per salvare un dente cariato era quello di utilizzare un’otturazione in amalgama: l’amalgama era un mix di metalli con una percentuale di mercurio del 50%.

Questa pratica, nonostante sia quasi totalmente in disuso o comunque molto poco usata, crea comunque non pochi problemi.

Perché?

Uno dei motivi per cui l’amalgama contenente mercurio è stata così utilizzata è stata la sua durevolezza: può durare parecchi decenni. Oggi sappiamo che il mercurio è un metallo altamente tossico che accumulandosi nei tessuti causa tutta una serie di disturbi sia a breve termine sia patologie serie a lungo termine potenzialmente letali.

L’amalgama: un rischio per pazienti e dentisti

La pericolosità del mercurio è ormai di dominio pubblico e molte famose trasmissioni televisive ne hanno parlato negli anni: ad esempio Report o le Iene. I pericoli del mercurio e gli effetti collaterali si accumulano nell’organismo nel tempo:

  • il corpo assorbe e accumula mercurio da diverse fonti: come ad esempio il pesce, cereali o funghi provenienti da terreni contaminati
  • L’amalgama rilascia mercurio in dosi maggiori a contatto con alimenti acidi, cibi molto caldi
  • L’amalgama può scheggiarsi facendo ingerire al paziente maggiori quantità di metallo

In moltissimi casi problemi come cefalee, emicrania, problemi del sonno, sete eccessiva, anemia, cambiamenti di peso repentini si sono risolti rimuovendo l’otturazione in amalgama.

L’esposizione al mercurio tramite l’uso delle amalgame è anche un fattore di rischio per gli stessi dentisti.

Insomma parliamo di una pratica del passato ormai sconfessata dalla scienza. In Europa l’amalgama è ormai ufficialmente riconosciuta dalle Istituzioni come tossica e ne sarà vietata la produzione e l’uso a partire dal 2030 (Regolamento Ue 2017/852).

Il problema però non è risolto con un colpo di spugna dalla legge: ad oggi ci sono migliaia di cittadini che hanno un’otturazione in amalgama in bocca, magari danneggiata che va rimossa.

La rimozione delle otturazioni contenenti mercurio è importante per la tua salute

 

Come si rimuove un’otturazione in amalgama?

Rimuovere un’otturazione in amalgama richiede l’utilizzo di un protocollo di sicurezza.

Provare a sostituire un’amalgama contenente mercurio con una più biocompatibile senza i necessari accorgimenti che impediscano all’otturazione di frantumarsi o surriscaldarsi, rendendo più complessa la procedura.

Inoltre è necessaria una certa esperienza: in alcuni casi è possibile danneggiare parti del dente ancora sane nella procedura.

Per questo motivo è importante che la procedura venga eseguita da mani esperte: noi di SMILEDOC possiamo vantarci di essere uno dei pochi centri specializzati nella rimozione sicura delle otturazioni in amalgama di mercurio: parliamo di una metodologia unica e di eccellenza messa a punto nel tempo sulla base dei protocolli utilizzati dai più importanti centri internazionali.

Sempre per offrire ai nostri pazienti la possibilità di risultati certi che portino ad un miglioramento sensibile della salute e della qualità della vita.
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Riferimenti bibliografici

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11225523/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30589214/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3542524/

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AMALGAMA AL BANDO DAL 2030? TROPPO TARDI!

L’Europa è d’accordo su tutta la linea: l’amalgama è tossica e, per questo, l’impiego e la sua produzione saranno messi al bando a partire dal 2030. (Regolamento Ue 2017/852).

 Non è un caso, d’altronde, che il Council of European Dentists sostiene, ormai da anni e a gran voce, che il mercurio contenuto nell’amalgama, altro non sia che “una sostanza molto tossica, che rappresenta una minaccia grave e globale per la salute umana…

Perchè allora non è stata rimossa dal mercato odontoiatrico ed il suo impiego vietato all’istante?

 Amalgama? No grazie!

Prima di arrivare alla vera assurdità della vicenda, però, facciamo un passo indietro, per chi con l’argomento ha poca dimestichezza…

Le ormai vecchie e obsolete otturazioni dentali “grigie” che noi tutti abbiamo avuto modo di vedere almeno una volta nella vita, contengono un metallo pesante meglio conosciuto come mercurio. Come sappiamo, il mercurio è un elemento assai inquinante tanto che oltre diecimila pubblicazioni scientifiche ne descrivono da anni gli effetti tossici.

 L’intossicazione da mercurio può infatti provocare gravi danni al sistema nervoso centrale e periferico, al cervello, al cuore, ai reni e al sistema immunitario.

Ecco perché dal 1° luglio 2018 è ormai severamente vietato fare otturazioni in amalgama ai giovani in età “pediatrica”, ovvero ai ragazzi/e al di sotto dei 15 anni di età. 

Ma c’è un’altra novità, rispetto alla legge “Sirchia” sull’amalgama del lontano 2001 che decretava la tossicità del mercurio e le sue caratteristiche di corrosività, raccomandando a tutti gli operatori di evitarne la posa e la rimozione in pazienti con allergie e in stato interessante.

Infatti, oltre che sulle donne incinte, è vietato mettere in bocca il mercurio alle donne che allattano un figlio!

 

Ma a lasciare veramente perplessi è altro…

 

Nel gennaio del 2019 l’Europa ha infatti decretato che: “i dentisti che utilizzano amalgama, o rimuovono otturazioni d’amalgama, devono garantire che il proprio studio sia dotato di apparecchi per la “separazione dell’amalgama”, per trattenere e raccogliere le particelle di amalgama. Ed è vietato l’uso del mercurio in forma libera da parte dei professionisti”.

 

Provvedimento sacrosanto, direte voi. Certo. Ma perché tanta accortezza per l’ambiente e così poca per l’essere umano?

 

Ed ancora, in tema di smaltimento: “i dentisti dovranno garantire che i loro rifiuti di amalgama dentale, nonché i denti estratti, o una loro parte, “contaminati con l’amalgama”, saranno gestiti e raccolti da una struttura o da una impresa autorizzata per la gestione dei rifiuti tossici-nocivi.

 

 A questo punto, il regolamento europeo sfiora l’inconcepibile, se non addirittura il ridicolo!

 

Infatti, come è possibile considerare “limitatamente biocompatibile” un materiale se messo in bocca ad “alcune categorie di persone protette” quando lo stesso materiale che è avanzato, viene valutato come rifiuto “tossico-nocivo”, tanto da dover essere smaltito solo da ditte “autorizzate”.

Tra le altre cose, il Regolamento Ue richiede la formazione di dentisti “anti-amalgama” e l’impiego di materiali alternativi per la risoluzione dei casi.

L’amalgama si può e (si deve!) rimuovere in modo sicuro 

In tutto questo polverone l’unica certezza è che l’amalgama è un pericolo per la vostra salute. Per questo motivo, la rimozione e sostituzione di questo materiale cancerogeno dev’essere eseguita con una metodica meticolosa ed estremamente accurata.

Per questo motivo la SMILEDOC ha elaborato i più importanti protocolli di “rimozione protetta” a livello internazionale, semplificandoli in una procedura collaudata ed accessibile a tutti.

 Permettendo quindi a chiunque di poter definitivamente rimuovere l’otturazione in amalgama e sostituirla con una ricostruzione estetica in materiale composito biocompatibile.

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LUPUS, AUTISMO, SINDROME DELL’AFFATICAMENTO CRONICO, SCLEROSI MULTIPLA, ALLERGIA LE CAUSE SONO SCONOSCIUTE…

Ci sono professionisti pro mercurio ed altri sono contro.

Com’e’ possibile?

Fa male o non fa male?

La risposta arriva da un articolo del mese scorso di immunologia clinica in cui hanno trovato particolari associazioni tra il mercurio e diverse problematiche.

Hanno scoperto che:
– 𝑰𝒍 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒖𝒓𝒊𝒐 (𝑯𝒈) 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒂𝒈𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒊𝒎𝒐𝒍𝒂 𝒍’𝒊𝒏𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒍𝒆 𝒓𝒆𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒊𝒎𝒎𝒖𝒏𝒊.

– 𝑳’𝒆𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒍 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒖𝒓𝒊𝒐 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒊𝒏𝒏𝒆𝒔𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒆𝒇𝒇𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒊𝒎𝒎𝒖𝒏𝒐𝒕𝒐𝒔𝒔𝒊𝒄𝒊, 𝒊𝒏𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒇𝒖𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒖𝒕𝒐𝒊𝒎𝒎𝒖𝒏𝒆.

– 𝑰𝒏 𝒔𝒐𝒈𝒈𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊, 𝒍’𝑯𝒈 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒔𝒗𝒐𝒍𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒓𝒖𝒐𝒍𝒐 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒎𝒂𝒍𝒂𝒕𝒕𝒊𝒆 𝒂𝒖𝒕𝒐𝒊𝒎𝒎𝒖𝒏𝒊, 𝒊𝒏𝒄𝒍𝒖𝒔𝒂 𝒍𝒂 𝑺𝒄𝒍𝒆𝒓𝒐𝒔𝒊 𝑴𝒖𝒍𝒕𝒊𝒑𝒍𝒂.

– 𝑳𝒂 𝒄𝒂𝒓𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒆𝒑𝒊𝒈𝒆𝒏𝒆𝒕𝒊𝒄𝒊 𝒆̀ 𝒏𝒆𝒄𝒆𝒔𝒔𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒆𝒗𝒊𝒅𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒊𝒏𝒅𝒊𝒗𝒊𝒅𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒂𝒈𝒍𝒊 𝒆𝒔𝒊𝒕𝒊 𝒕𝒐𝒔𝒔𝒊𝒄𝒊 𝒊𝒏𝒅𝒐𝒕𝒕𝒊 𝒅𝒂 𝑯𝒈.

Il mercurio (Hg) è ampiamente riconosciuto come un metallo neurotossico, inoltre può anche agire come agente proinfiammatorio e immunostimolante, a seconda dell’esposizione individuale e della suscettibilità.

Ed è per questo motivo che ci sono spesso fazioni pro mercurio e anti mercurio, semplicemente perchè ci sono pazienti che geneticamente sono più suscettibili a questa sostanza ed altri meno e quindi il professionista si sbilancia in base alla propria esperienza personale.

Come si entra in contatto con il mercurio?

L’esposizione al mercurio può avvenire dall’interno del corpo, ad esempio attraverso:
-𝒂𝒎𝒂𝒍𝒈𝒂𝒎𝒊 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒊

-𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒓𝒗𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒊𝒏 𝒇𝒂𝒓𝒎𝒂𝒄𝒊

-𝒗𝒂𝒄𝒄𝒊𝒏𝒊

-𝒄𝒐𝒏𝒔𝒖𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒎𝒂𝒓𝒆

O anche dall’esterno, ad esempio
-𝒆𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆

-𝒊𝒏𝒒𝒖𝒊𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆

-𝒎𝒂𝒏𝒊𝒑𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒐𝒈𝒈𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒎𝒆𝒕𝒂𝒍𝒍𝒊𝒄𝒊 𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒎𝒆𝒕𝒊𝒄𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒏𝒆𝒏𝒕𝒊 𝑯𝒈.

Nei soggetti sensibili, un’esposizione bassa ma cronica al mercurio può innescare un’infiammazione locale e sistemica, aggravando persino la risposta autoimmune già esistente nei pazienti con autoimmunità (Vedi tutte le malattie del titolo).

L’esposizione al mercurio può innescare una disfunzione delle risposte autoimmuni e aggravare gli effetti immunotossici associati a titoli elevati di autoanticorpi sierici.

Tra gli altri sintomi si trovano la sindrome da stanchezza cronica e tra le cause una potrebbe essere questa.

Condividi liberamente questo post, per diffondere informazioni che sono poco conosciute e che quindi spesso non vengono dette.

Fonte
https://doi.org/10.1016/j.clim.2020.108352

Informazioni

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Via Monte Circeo, 12 – Monterotondo (RM)

Dir. San.: Dr. Civero Piernatale iscritto all’albo dei medici di Roma nr. 4556.

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